CLOSE
Load More
Something is wrong. Response takes too long or there is JS error. Press Ctrl+Shift+J or Cmd+Shift+J on a Mac.

“You can sit with me”

RAIN DOVE

“La F sul mio certificato di nascita non sta per femmina, ma per fail to pass, (non ammesso)”, scherza Rain Dove. Si definisce una gender capitalist che rappresenta l’essere umano nella moda, nel cinema e nell’attivismo. Lei, lui, esso… sono solo suoni pronunciati dalla bocca. “Non contano capelli lunghi o corti, gonne o pantaloni. Conta chi siamo”. Scrive Dove. “I am I”, ribadisce. E lo dimostra su Instagram – dove ha quasi 160.000 follower – postando foto in cui da una parte veste panni maschili e dall’altra quelli femminili, e dimostrando così quanto il genere sia solo una percezione esterna.
La sua esperienza è tutto fuorché comune: come uomo è stata pompiere e ha lavorato in una palestra. Anche nel mondo della moda il suo debutto è stato sui generis e del tutto casuale. La prima volta che si è presentata a un provino, per Calvin Klein – dopo aver perso una scommessa con un’amica – Rain è stata assunta per una campagna di intimo, come “uomo”.

 

 

Essere gender capitalist significa, fluidamente, decidere di presentarsi a un casting per uno show femminile o per uno maschile, ed essere scritturata per entrambi. Significa trarre il massimo vantaggio dalla vita, senza doversi sentire ogni volta la donna più brutta o l’uomo più bello. Il massimo vantaggio indipendentemente dal suo status sociale o economico. Una consapevolezza non semplice da acquisire per una ragazza cresciuta in una fattoria del Vermont, che non si sentiva bella. Non succede a tutti di sfilare su prestigiose passerelle e di apparire su riviste Bibbia della moda. E per questo Rain ha deciso di usare la sua posizione come amplificatore della propria voce. “I vestiti sono semplicemente architettura, qualsiasi cosa tu scelga di indossare, non dovresti preoccuparti”, ha scritto on line. Se dovessi pensare a un aggettivo per Rain Dove, sarebbe “tosta”. E non solo per il fatto che sa fare praticamente tutto: vive a New York in una casa che si è costruita da sola. Ma, soprattutto, perché grazie al suo sorriso e alla voglia di raccontare, capisci che non esiste nessuno modo di essere sbagliati. Ma tantissimi per essere noi stessi, senza compromessi.

Back to home